Medea di Christa Wolf
Qualche volta mi piace, anzich� leggere le ultime novit� in libreria, dedicarmi a qualche testo – magari anche un po vecchiotto di cui amici o colleghi mi hanno parlato. E cos� che ho scoperto Medea di Christa Wolf.
Chi � Medea? Sono tante le voci che parlano di lei: Giasone che labbandona eppure la ama ancora, Agameda che la odia profondamente e trama per la sua rovina, Acamante che la detesta e la ammira, Leuco che ne comprende la grandezza e piange per la sua sventura e infine Glauce che non vuole riconoscerle alcun merito e non riesce a sopportare la vita senza di lei. Anche la voce di Medea si mescola alle altre raccontandosi, e dal racconto a voci incrociate emerge una donna forte, sicura di s� e intelligente, una barbara proveniente dalla Colchide che non ha nulla da invidiare alle donne corinzie.
Ha una sola colpa Medea, quella di avere scoperto il terribile segreto di Creonte e per questo sar� bandita dal regno dei Corinzi. Quindi non la madre crudele e snaturata che siamo abituati a conoscere, ma una donna sacrificata alla ragion di stato.
“Non ne proverai gioia. Non proverai mai pi� molta gioia. Le cose si stanno mettendo in un modo che non solo quelli che sono costretti a subire un torto, ma anche quelli che il torto lo hanno fatto, saranno scontenti della loro vita. Del resto mi domando se il piacere di distruggere la vita degli altri non dipenda dal fatto che si ricava pochissimo piacere e pochissima gioia dalle proprie.”
Mi � piaciuto.
Sebbene non sia stata una lettura facile, ho trovato la scrittura di Christa Wolf perfetta. Pur utilizzando uno stile vicino a quello contemporaneo � riuscita a mantenere il ritmo dei testi antichi e nel contempo a farmi appassionare allintreccio dove amore, morte, tradimento e sete di potere si mescolano sapientemente.
Voto: 4/5
Titolo Medea
Autore Christa Wolf
Paese Germania
Editore edizioni e/o, 1996
Numero pagine 234